Riesci a immaginarti nell’abbondanza di ogni cosa, circondata dal benessere avendo a disposizione tutto il denaro che ti occorre?
Forse stai pensando che il denaro sia «poco spirituale», che per te non è nulla o che non ti stimi abbastanza per essere in prosperità e ricchezza: non farlo! O per meglio dire: accorgiti che domandarti se meriti o meno denaro oppure se hai diritto di possederlo significa negarlo a te stess*. È una condizione che spalanca il baratro della carenza, perché è così che il mondo percepisce il tuo dubbio, trascinandoti in basso.
Ogni cosa comincia da noi, anche l’abbondanza, e anche se ci sono alcune situazioni che sembrano accadere in maniera incontrollata, da noi dipende il modo in cui le affrontiamo
Siamo sempre liberi perché abbiamo la facoltà di osservare ciò che accade dal punto di vista dell’opportunità o della paura. Se per esempio proviamo un disprezzo aperto o tacito per qualcuno, si allontanerà da noi, e questo vale anche per ogni forma di benessere e abbondanza.
Il disprezzo diventa una richiesta inviata all’Universo attraverso la nostra inconscia volontà, che viene esaudita
Per far fronte alla situazione, possiamo cominciare immaginando sempre e solo il meglio per gli altri perché, questo sarà il processo corretto per ricevere il meglio. E invece ci lasciamo confondere dall’invidia e dalla paura che qualcuno possa emergere più di noi. Anziché gioire per il loro successo, gli balziamo sopra con le nostre accuse reali o celate, cercando di schiacciarli per arrivare a prendere una boccata di visibilità.
Il processo di inversione verso l’abbondanza non è escludere l’invidia ma accettarla come una delle molteplici emozioni che compongono il nostro «essere umani». E se fosse proprio l’invidia il punto di partenza per rinnovare la nostra vita?
È spiritualmente accettabile che ciascuno di noi scelga il meglio per sé stess*, e la strada passa sempre attraverso la stretta porta delle emozioni, quelle sottili, quelle che scartiamo «perché io non sono affatto invidios*, semmai è un’invidia buona – perché io non ho paura – perché io sono forte, generos*, buon*, tutto d’un pezzo – perché io prego ogni domenica in chiesa – perché “io” … »
Proprio questo è l’inganno: credere di non appartenere alla categoria dei malpensanti. L’inganno è credere che ci siano danni “piccoli “ e “grandi”, dichiarati o tenuti per sé, e che i piccoli danni e quelli tenuti nascosti nella propria mente siano meno efficienti dei grandi danni e dichiarati apertamente, dimenticando che ogni grandiosità è fatta di piccolissime forme, una accanto all’altra, verbalizzate o tenute nascoste.
Partiamo da questa domanda: «Cosa ti rende davvero felice?»
Scrivilo, tieni un diario quotidiano dove metti nero su bianco i tuoi passi per arrivare dove ti sei prefissat*, dipingi un capolavoro con le parole e colora il libro della tua esistenza, modificalo ogni volta che la tua immaginazione diventa più ampia, per concepire una vita ancor più grandiosa e ricca di abbondanza. Puoi diventare un’alchimista e condividere il tuo potere con gli altri, aiutandoli a realizzare i loro sogni. E se scoprissimo che forse è proprio questa la ragione per cui siamo venuti al mondo?
Siamo energia, spirito, esseri divini che vestono per un po’ di tempo un corpo fisico, circondati da un universo di abbondanza straordinario!
Per vivere nell’abbondanza, dovremmo tenere sottomano queste domande: «Come voglio vivere? Come voglio spendere il mio tempo? Quale tipo di vita spirituale e materiale immagino di vivere?»
E naturalmente rispondere.
Dimenticavo di dirti che se ti va di instaurare una relazione più felice con l'abbondanza, puoi partecipare a LoveHealing® Tecniche di Risveglio Interiore - Corso Base che si terrà il 12 Gennaio 2020. Il numero massimo di persone in aula è 14, e si stanno esaurendo velocemente. Qui trovi tutte le informazioni per partecipare ---> http://bit.ly/2C67qLL
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