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il miracolo di credere in se stessi
26 ottobre 2021

Molte volte ho letto, rivendicato e sentito parlare dell’importanza di credere in sé stessi «perché è solo tua la responsabilità di essere o non essere felice.» Ciò in cui credi diventa un’esperienza piena di felicità o sensi di colpa, ma pur sempre vita vissuta.

È un’ottima sensazione credere in sé stessi per portare felicità nella propria vita facendo cose che piacciono, realizzando progetti e vivendo pienamente le relazioni. Che mondo meraviglioso sarebbe se fosse così per ognuno di noi. Eppure questo meraviglioso credo spesso lo impariamo quando siamo già adulti e strutturati nelle nostre convinzioni che ci raccontano storie diverse da quello che vorremmo vivere.

Se penso per esempio al mio passato, credevo che per guarire una relazione dovessero essere gli altri a cambiare. Volevo che si adattassero ai miei progetti e che il mondo sarebbe stato un posto migliore se si fossero comportati come volevo. E a volte per riuscire nell’intento usavo la manipolazione diventando vittima della situazione e arrivando persino ad ammalare il corpo.

Quando ho detto basta a tutto ciò iniziando a rivedere i rapporti “malati” e a cercare di capire perché non funzionassero, mi sono sentita un’esploratrice. Fino a quel momento avevo esplorato e ricercato senza sapere cosa stessi davvero cercando. A volte era la salute, altre il denaro, l’autostima, il successo, una relazione appagante, oggetti materiali, prestigio, uno stato sociale, riconoscimento professionale, sicurezza per il futuro o amici da amare e dei quali fidarmi.

Nonostante riuscissi ad ottenere i risultati che desideravo, non provato tutta la felicità che mi aspettavo.

Qualcuno a un certo punto mi disse che stavo guardando dalla parte sbagliata. Cercavo la felicità fuori, nel mondo, nel posto sbagliato. E così cambiai direzione. Iniziai a studiare, partecipare a corsi e lunghi percorsi di crescita personale e spirituale che mi diedero nuovi strumenti per organizzare diversamente la mia vita.

Ma la grande svolta personale e professionale arrivò con Un Corso in Miracoli

Di fronte a quel libro che credevo di poter leggere facilmente come fosse un romanzo, ebbi invece una forte resistenza. Tant’è che rimase sullo scaffale a prendere la polvere per molto tempo e a volte fu anche fermaporta e poggiapiedi. Finché un giorno aprendolo a “caso” apparve questa frase:

«Quando incontri qualcuno, ricorda che è un incontro santo. Come vedrai lui, così vedrai te stesso. Come tratterai lui, così tratterai te stesso. Come penserai di lui, così penserai di te stesso. Non dimenticarlo mai, poiché in lui troverai o perderai te stesso.»

Quelle poche parole, in un solo istante, fecero da collante a tutte le molte esperienze fatte sino a quel momento e provai la sensazione di essere uno con l’intero universo. Nonostante la folgorazione, dovevo fare i conti con i termini usati nel libro, come Dio, Spirito Santo, Gesù e soprattutto Miracoli. C’erano poi i sensi di colpa, le paure e dubitai che il credere in sé stessi fosse la sola cosa necessaria per essere felici.

Ho studiato per molto tempo Un Corso in Miracoli e tutt’ora continuo. E la prima cosa che ho imparato è che il senso di colpa rinforza la paura in un ciclo senza fine e che possono rispondere col perdono quando l’unico obiettivo che mi prefiggo è la pace interiore e mi lascio guidare dalla Voce interiore in ogni comportamento e decisione.

Vivere i Miracoli – Naturali Espressioni d’Amore nasce con l’intento di far conoscere e sperimentare uno dei testi per me fondamentali per vivere una vita “miracolosa”

I miracoli di cui parla Un Corso in Miracoli non sono riferiti a manifestazioni occasionali che trascendono la legge fisica ma a «miracolosi cambi della propria percezione personale». È questa la condizione che porta ogni individuo a vivere nella pace anziché scegliere il conflitto, così da rendere più armoniose e serene le relazioni con gli altri. Credere in sé stessi non riguarda solo ciò che possiamo fare o non fare ma se vogliamo o non vogliamo profondamente conoscere noi stessi.

In un passaggio del libro di testo è scritto che

«L’obiettivo del programma di studi, indipendentemente dall’insegnante che scegli, è “conosci te stesso”. Non c’è nient’altro da cercare. Ognuno sta cercando sé stesso ed il potere e la gloria che pensa di aver perduto. Ogniqualvolta sei con qualcuno, hai un’altra opportunità di trovarli. Il tuo potere e la tua gloria sono in lui perché sono tue.»

Potrei parlare per giorni della bellezza e soprattutto dell’utilità di Un Corso in Miracoli. Mi riservo di farlo in modo accurato il 6 e 7 Novembre via Zoom, dalle 9:00 alle 13:00

Se è tua intenzione guardare il mondo in un altro modo, se è la pace che vuoi scegliere al posto della colpa, se vuoi sostituire la paura con l’amore, se la tua volontà è mettere in comunione anziché separare, ora sai che esiste un modo.

 

Durante il corso tratteremo i seguenti argomenti

  • Cos’è Un Corso in Miracoli la sua metafisica e come si studia

  • Unità e separazione: come si conciliano tra loro

  • L’ego e lo Spirito Santo: i lori campi d’azione

  • Dal Cielo all’origine dell’universo fisico

  • Corpo Mente – Tempo Spazio: a cosa servono

  • Peccato, colpa e paura

 

Se hai altre domande o vuoi iscriverti manda una mail a posta@spiritualcoach.it.

Non vedo l’ora di poter condividere con te tutto ciò che ho imparato!

 

(Foto di Patrick Schneider su Unsplash)

Lucia Merico

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