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bambini o marionette
16 MARZO 2021

Secondo me la consapevolezza arriva quando diventiamo osservatori neutrali di ciò che accade e per un attimo mettiamo da parte il giudizio che condanna. Voglio dire che quando osserviamo i fatti in modo logico, è più semplice prendere delle decisioni che possono portare valore a tutte le persone coinvolte. 

Come molti di voi sanno, da qualche anno mi occupo della crescita personale e spirituale all’interno della Scuola per FamilyCoach Montessori di Alessia Salvini. Quando mi fu fatta la proposta, conoscevo pochissimo della filosofia montessoriana e prima di accettare l’ho studiata a fondo ed ho scoperto che era in linea perfetta con i valori e i principi miei e dell’Academy SpiritualCoach®.

Il primo fondamentale che ho tatuato sul cuore arriva proprio dalle parole di Maria Montessori: «Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo»

Oggi con te voglio partire da questa frase e ti chiedo di guardarti intorno e di osservare cosa vedi. Se mi fermo personalmente vedo sempre più la necessità di aumentare la consapevolezza riguardo a come ci relazioniamo coi bambini. Non sto parlando esclusivamente di come lo fanno i genitori e gli educatori, ma gli adulti in generale. Cosa passa in secondo piano che invece dovremmo guardare con attenzione? Il fatto che coi pensieri e le successive azioni influenziamo la realtà intorno a noi. E qui ci sta bene una riflessione: quando entriamo col nostro sistema di pensiero nella vita degli altri inducendoli a fare cose che sono corrette per noi, ci stiamo preoccupando per il loro futuro o per il nostro? 

Per esempio, se siamo di fronte a qualcuno che intenzionalmente cerca di essere diverso dagli altri, abbiamo consapevolezza del fatto che sta chiedendo attenzione perché probabilmente sente di essere ancora condizionato dal comportamento altrui? Perché quando un individuo è genuinamente creativo e libero, agisce nel modo che più gli è congeniale senza lasciarsi influenzare da ciò che gli altri pensano o fanno. Con persone del genere, non mancheranno certamente i momenti di confronto, la valutazione e la riflessione: ma alla fine sceglierà il meglio per sé.

Se spostiamo la nostra attenzione su un genitore, un insegnante o un adulto che fa paragoni tra bambini della stessa età, dovremmo accorgerci che sta sminuendo la creatività individuale anziché promuoverla. Non ci sono dubbi che nella maggioranza dei casi tutto ciò verrà fatto con tanto amore. La questione è che a molti adulti mancano di conoscenza e non hanno gli strumenti utili per comprendere che ci può essere un altro modo. Un esempio può essere questo: anziché affermare «guarda tua sorella com’è brava! Perché anche tu non sei così?» si può usare «secondo te possiamo trovare un modo diverso da questo per comunicare?». Invece di far notare a un bambino che intorno a lui nessuno si lamenta, si può indagare su cosa in quel momento non gli sta piacendo e sostenerlo nel trovare insieme un altro modo per farla.

Possiamo invitare a ricercare anziché pontificare, incoraggiando e non sminuendo. e per farlo dobbiamo avere consapevolezza che le frasi fatte  usate con noi dai nostri genitori, insegnanti o dagli adulti in generale, il più delle volte non hanno funzionato

Quanto più ci è possibile - e questo avviene con la crescita della consapevolezza - dobbiamo accorgerci delle parole allusive che usiamo per incoraggiare un bambino a comportarsi come gli altri. Lo si può invitare ad osservare il comportamento esaminando cosa è conveniente e cosa non lo è, senza suggerire semplicemente di conformarsi e di andare avanti come fosse in un gregge di pecore. 

In poche righe sono certa che ti sarai reso conto di quando lavoro ci sia dietro a un adulto capace di generare valore attraverso la conoscenza di sé stesso. E non sarà certo un lavoro a senso unico. Ogni individuo, piccolo o grande che sia, resterà contaminato da questo nuovo sistema di pensiero e potrà scegliere di imparare a soddisfare i suoi bisogni reali, raccogliendo informazioni sulle alternative che ha e ponderarle per bene.

Nei bambini in maniera speciale, che siano figli tuoi o dei vicini di casa, l'atteggiamento verrà preso ad esempio. Incoraggiandoli e sostenendoli potrai dar loro la possibilità di imparare a muoversi nel mondo secondo il ritmo che ritengono più opportuno. E il regalo più grande sarà cogliere nei loro occhi la scintilla della libertà, la stessa che brilla nei tuoi 

Ed è proprio questo uno dei fondamentali che imparano gli studenti della Scuola di Formazione per FamilyCoach Montessori: che si può insegnare solo con l’esempio. Maria Montessori racconta spesso nei suoi testi che essere puntigliosi e sottolineare i dettagli significa portare confusione: stabilire invece i rapporti tra le cose significa dare conoscenza. 

La Scuola per FamilyCoach Montessori parte ad Aprile 2021 con la quinta edizione. Ci sono ancora due posti liberi dei sette a disposizione. Pochi, vero? È una scelta che abbiamo ponderato attentamente insieme ad Alessia e che ci permette di offrire una formazione quasi personalizzata. Considerato che all’interno della Scuola il ruolo che ricopro è quello di aiutare gli studenti a conoscere sempre più profondamente sé stessi, capisci bene che è una grande opportunità.

Se ti ho incuriosito, ti invito ad andare qui per trovare le informazioni più tecniche e la modalità per partecipare ► Formazione FamilyCoach Montessori  Sarò lieta di poter camminare con te.

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Lucia Merico

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