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benedizione e perdono un atto di profonda guarigione
9 dicembre 2025

Benedizione e perdono: un atto di profonda guarigione

Ci sono esperienze che sembrano ripetersi sempre uguali, come se la vita girasse in tondo sullo stesso punto dolente. Cambia il contesto, cambiano i volti, eppure la ferita resta lì. 

Un modo potente per uscire da questo circolo è la benedizione e perdono.

La benedizione è un pensiero qualitativo, un movimento interiore che cambia il modo in cui ti relazioni al dolore. È un sentire, un’emozione che offre una nuova etichetta a ciò che vivi, soprattutto quando quell'esperienza continua a lasciare un segno dentro di te.

Quando scegli benedizione e perdono, concedi al dolore la possibilità di scivolare via, invece di trattenerlo nel corpo fino a trasformarlo in tensione, blocco, malattia. Inizi a fare spazio a una guarigione più ampia.

Cosa significa davvero benedire

Benedire non è approvare ciò che è accaduto. La benedizione e il perdono non santificano l’ingiustizia, non metteono una bella cornice a ciò che ha fatto male. Il loro scopo è un altro: liberarti.

Benedire significa riconoscere tutti gli aspetti della situazione:

  • chi soffre

  • chi ha creato sofferenza

  • chi assiste e ne subisce le conseguenze

È un atto di lucidità: guardi tutta la storia e dichiari dentro di te che quegli eventi appartengono al passato. Nel momento in cui lo fai, permetti ai sentimenti collegati a quell’esperienza di muoversi, fluire, estendersi oltre il corpo, invece di restare intrappolati.

La benedizione e il perdono ti permettono di chiudere il capitolo senza dover analizzare all’infinito i perché le cose sono andate proprio così. Ti offrono la possibilità di scegliere l’espansione invece della chiusura, la responsabilità invece del vittimismo.

Prepararti alla benedizione: le domande che aprono a nuova vita

Prima di compiere un atto di benedizione e perdono, serve onestà con sé stessi. Puoi iniziare scrivendo e rispondendo a queste domande:

  • Accetto di andare oltre l’idea che “devo pareggiare i conti”, che qualcuno debba scontare ciò che è accaduto?

  • Sono disponibile a superare il pensiero che giustifica il ferire qualcuno perché io stessa mi sono sentita ferita?

  • Sono disposta a mettere da parte la vendetta e scegliere il perdono?

La risposta che emerge non è un esame da superare ma somiglia di più a uno specchio che ti mostra dove ti trovi, quali pensieri governano ancora la tua vita, quali porte sono già socchiuse e quali restano serrate.

Se senti che ora vuoi restare nella rabbia, andrà bene riconoscerlo. Se invece una parte di te desidera procedere e ricevere i benefici di benedizione e perdono, allora arriva il momento di compiere un gesto concreto.

Il rito semplice della benedizione

Trova un luogo tranquillo. Porta con te solo il tuo respiro, la tua presenza e l’intento sincero di liberarti e liberare.

Richiama alla mente la situazione che ti ha ferito, nella sua interezza.Immagina di essere una testimone silenziosa: vedi le persone, le parole, le conseguenze. Rimani lì, presente, senza voler cambiare la scena, solo osservandola.

Quando ti senti pronto, pronuncia a voce alta:

  • Io benedico (nome della e o delle persone coinvolte nella sofferenza)

  • Io benedico (nome di chi ha inflitto la sofferenza).

  • Io benedico me stessa in quanto testimone.

Poi resta in ascolto. 

Osserva cosa si muove nel corpo, che emozioni emergono, quali pensieri si affacciano. A volte arriva un sollievo immediato, altre volte serve ripetere l’atto di benedizione e perdono più volte, iniziando dai conflitti più piccoli, da ciò che senti più gestibile.

Così, passo dopo passo, ripulisci il tuo campo energetico, sciogli antichi grovigli e recuperi l’energia che era rimasta incastrata nelle vecchie storie.

Dalla vendetta alla pace interiore

La logica della vendetta promette una giustizia lampo: qualcuno deve pagare! La realtà è che chi vive in questa logica resta agganciato alla ferita, come se si nutrisse di ciò che lo ha distrutto.

La benedizione e il perdono compiono l’esatto opposto: ti restituiscono a te stesso. Ti riportano al tuo potere per consegnarti la libertà di scegliere che cosa fare con la tua vita ora.

Chi si vendica è felice per un attimo. Chi perdona è felice per sempre.

Questa frase non è un invito a subire in silenzio: è un richiamo alla tua sovranità. Il perdono non cancella il passato. Ti offre un presente vivo, in cui il passato non comanda più.

Il Corso Base di LoveHealing: allenare benedizione e perdono

Puoi scegliere ogni giorno tra benedizione e perdono oppure no. E ciò che sceglierai diventerà la tua esperienza.

Se la tua scelta andrà verso il perdono, potranno esserti d'aiuto un percorso guidato. 

Il 10 e 11 gennaio 2026 terrò il Corso Base di LoveHealing, due giorni dedicati a mettere in risonanza mente, corpo e spirito e a imparare tecniche semplici di autoguarigione da usare in ogni momento della vita.

Durante il Corso Base di LoveHealing esplori il legame tra emozioni, corpo ed energia, impari pratiche semplici e potenti che aiutano a sciogliere i blocchi legati a esperienze del passato per un futuro che allineato a ciò che vuoi essere, e molto molto altro ancora.

È un viaggio concreto, esperienziale, che ti accompagna a riprendere in mano la tua storia e renderla un capolavoro, uno degli atti più rivoluzionari che puoi compiere nel tuo percorso di vita. 

Se vorrai esserci o desideri qualche informazione in più al riguardo

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Lucia Merico

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