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la fiducia e una cosa seria
23 novembre 2022

Dovremmo sviluppare la fiducia e cominciare a credere che nessuno al mondo può garantirci in modo assoluto se un’esperienza sarà buona per noi oppure no. Dobbiamo entrarci dentro e viverla interamente per poterlo scoprire.

È il principio del libero arbitrio. Si tratta di portare il cavallo al fiume perché vuole bere e poi lasciare che decida cosa fare. È accompagnare qualcuno alla soglia del cambiamento e poi fare un passo indietro

La prima qualità di una persona che ricerca una qualunque verità è la fiducia, che gli consentirà di aprirsi a nuove esperienze. Sa che dovrà sperimentare per potersi fare un’idea di cosa è andato bene oppure no. Non dirà mai «È così perché l’ha detto Tizio o Caio» e neppure perché lo ha letto su qualche libro.

Ci metterà la faccia, entrerà con anima e corpo nell’esperienza per una verifica di prima mano 

La fiducia è uno dei fondamentali per un ricercatore del vero, o dello spirito, o come vuoi definirlo. Sa che il suo “ricercare” lo porterà a “ricordare” chi è veramente, portando quel ricordo a contatto col mondo per viverne l’esperienza, anche se durerà solo un istante.

Considera il tempo una preziosità e lo cavalca con rispetto accogliendo gli attimi come perle preziose. È cosciente che sono proprio gli attimi che tengono insieme i minuti, le ore, i giorni, gli anni. Lo sa perché lo ha sperimentato, è entrato in quell’attimo di tempo passato, lo ha amato come suo e ha iniziato un nuovo futuro.

Mi viene in mente il messaggio che il Buddha lasciò prima di morire: «Ricordate di non credere in qualcosa perché io l’ho detta. Non dovete mai credere in qualcosa che non abbiate sperimentato» Che è molto simile alla risposta che dava uno dei miei maestri quando qualcuno chiedeva spiegazioni su quanto gli era successo: «Se ti è successo vuol dire che dovevi farne esperienza.»

Un ricercatore della verità ha sempre la fiducia a portata di mano. Sa cogliere nell’esperienza la bellezza dell’onda che lo porta di continuo dal conosciuto allo sconosciuto e dallo sconosciuto all’inconoscibile. Impara così che l’esperienza non finisce mai finché vive in questo mondo. Come potrebbe?

Perciò la fiducia non poteva mancare nel percorso per diventare SpiritualCoach®, che la deve sviluppare assolutamente se vuole diventare Maestro di sé stesso, prima di tutto

L’intero percorso è un assaggio lento, ricco di strumenti che ti portano pian piano verso la meravigliosa esperienza di conoscere te stesso. Ecco perché ci sono solo 7 posti disponibili ogni anno: per poterti accompagnare un passo alla volta, come meriti.

Le candidature sono aperte e c’è già qualche iscritto.

Prima di mandare la mail a posta@spiritualcoach.it e fissare un appuntamento conoscitivo, puoi andare qui, leggere attentamente di cosa si tratta e sfogliare le biografie di chi è già SpiritualCoach®.

Poi ascolta la tua profondità e domandati se vorrai impegnare oltre 150 ore del tuo tempo - da gennaio a ottobre - e investire denaro per migliorare la tua vita e quella dei tuoi futuri clienti.

 

(Nella foto Carmen, Cristina, Alice e Igor, neo SpiritualCoach certificati a Ottobre 2022 - e sullo sfondo La Pernice Rossa che da anni ospita i residenziali dell'Academy)

 

Lucia Merico

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