Ci sono relazioni complicate tra gli esseri umani, ma ancor più complicate sono quelle che abbiamo con noi stessi. Sono le ombre, quelle parti di noi che non vogliamo riconoscere o di cui non abbiamo nessuna voglia di assumerci la responsabilità. A volte siamo così lontani e scollegati dai nostri lati oscuri che li vediamo solo quando inconsciamente li proiettiamo sul mondo e il mondo li rimanda a noi. Questa dinamica viene descritta come legge dello specchio che possiamo riassumere in queste poche parole: ciò che neghiamo negli altri è ciò che neghiamo in noi stessi.
Se ad esempio una persona ha spesso relazioni con gente ostile e problematica, probabilmente ha una zona d’ombra ricca di problemi e ostilità represse anche se apparentemente potrebbe dichiarare il contrario. Il mondo che vediamo è sempre il riflesso di quello che crediamo di essere profondamente. In esso ci possiamo rispecchiare e verificare cosa rendere ancor più evidente e cosa invece trasformare.
Tutte le relazioni hanno questo scopo, presentarci un’immagine di noi che abbiamo provveduto ad oscurare perché la riteniamo troppo difficile da affrontare
Riflettere su ciò che ci disturba degli altri è importante. Come mai il commento di mia madre mi infastidisce? Qual è il motivo per cui non riesco a dialogare con mia suocera? Cosa mi spinge ad essere indignato di fronte a qualcuno che non mi supporta quando ne ho bisogno? È importante essere sinceri riguardo le nostre zone d’ombra e alle valutazioni che diamo alle situazioni, prestando attenzione a come giudichiamo gli altri e il mondo in generale. Da lì parte la conoscenza di noi stessi.
Possiamo essere osservatori o giudici, e gli aspetti che giudicheremo negli altri sveleranno un riflesso degli aspetti che possediamo ma che tendiamo a negare. In poche parole, se l’egoismo o l’essere troppo accondiscendenti di un’altra persona mi disturbano profondamente, probabilmente sarà perché non accetto quelle caratteristiche in me. Se così fosse, mi aiuterà avere delle domande alle quali rispondere. Ho manifestato qualche volta in passato questa caratteristica? In che modo la esprimo adesso?
L’assunzione di responsabilità è soprattutto l’interruzione del giudizio che contiene condanna, nella totale comprensione che un dito puntato contro gli altri è un passo che ci allontana dalla conoscenza di noi stessi, condizione fondamentale per avere relazioni felici. Ecco a cosa ci porta l’uso corretto dello specchio: osservare negli altri ciò che neghiamo in noi stessi, e da quel nuovo punto di partenza ricominciare un nuovo modo di essere per avere relazioni più felici
Oggi se ti va puoi prestare attenzione ai giudizi che esprimi su qualcosa o qualcuno, e domandati se quell’aspetto lo hai forse manifestato in passato, lo stai manifestando adesso o lo potresti manifestare in futuro. Rispondere a queste domande avvierà il processo di integrazione, abbassando il tono dell’autocritica e aumentando il valore personale.
Concludo questo dialogo con un promemoria, per me e per te. Quando liberiamo gli altri dal nostro giudizio, liberiamo noi stessi e ci prepariamo a ricevere il dono della libertà. In caso contrario il dono resterà rinchiuso nell’oscurità, insieme alle nostre relazioni felici. E se vorrai andare un po’ più a fondo nella questione, valuta se partecipare al residenziale Il Mistero dell’Ombra potrebbe fare al caso tuo. Qui trovi tutte le informazioni ⇒ www.spiritualcoach.it/il-mistero-dell-ombra-residenziale
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