Questo articolo lo dedico alle Amiche, alle Sorelle antiche ritrovate in questo tempo e momento, alle Donne che stanno camminando sulla via della consapevolezza, a chi si mette in discussione, a tutte coloro che non sanno ancora «come fare» ma hanno la volontà, alle giovani donne e alle donne mature. E a tutti gli uomini, con amorevole rispetto.
Le donne hanno spalle larghe: portano il peso di una storia che per molto tempo è rimasta nascosta, distrutta da un patriarcato che non ha saputo accoglierla per paura di non riuscire a gestire la sua imponente energia.
Ma questa distruzione è stato un “dono” del femminile, forse una sorta di curiosità nel comprendere come si sta dall’altra parte. O forse un modo per una nuova nascita, per rinascere più forti di prima, consapevoli che sia il matriarcato che la condizione attuale patriarcale non sono sinonimi di libertà.
Non c’è lucro nella mutualità: è un principio di scambievole aiuto basato sul riconoscimento e l’estensione dei propri valori. Un nuovo incontro che si appoggia su queste basi di comprensione, passa dal cercare nell’altro ciò che crediamo di non avere, a riconoscerlo come un essere meraviglioso, capace, utile per la conoscenza reciproca.
È il passaggio da povertà ad abbondanza, ed è anche uno dei segreti per essere felice: abbandonare la mancanza e vivere nella pienezza.
Il viaggio interiore verso l'essere felice
Chiunque intraprenda un viaggio verso un lato sconosciuto della sua essenza, ha la possibilità di tracciare una mappa delle risorse di una vita interiore più ricca, che può anche riempire il suo personale mondo esteriore, estendendosi oltre i limiti imposti di una mente addormentata.
È una ricerca essenziale per il femminile che vuole rinnovarsi e che decide di ricordare e conservare ciò che è sacro nella vita.
In questo processo di risveglio, si incontra in modo naturale il vero senso di essere felice, che non si trova fuori, ma dentro di noi.
Se la storia è repressa, proibita o dimenticata, finché non se ne riparla per il mondo non esiste più. Siamo arrivate alla soglia dell’estinzione, adattandoci a schemi esclusivamente maschili per essere accettate.
Abbiamo creduto che la forza e la bellezza sono un’esclusiva del corpo, mettendo da parte la nostra essenza femminile, ciò di cui siamo fatte.
È accaduto e non ha funzionato. Non ci ha dato la libertà che cercavamo, perché forse l’abbiamo cercata dove non c’era libertà.
Ammettiamolo: abbiamo commesso un errore, e un errore si può correggere. La nostra storia non è scritta sulla pietra. Può essere presa in considerazione, guardata con attenzione e fatta ripartire su basi più adatte al nostro Essere. E solo accettando il nostro cammino, imperfetto e sacro, possiamo davvero imparare essere felici.
C’è un faro puntato sul maschile, in questo tempo e momento, mentre il femminile è solo un’ombra. Smettere di scimmiottare gli uomini – e le donne che non assomigliano agli uomini – significa allargare il faro integrando entrambi gli aspetti sotto un’unica Luce.
Nello splendore, ciascuno può vedere di cosa è fatto, riconoscendo le proprie caratteristiche e mettendole a disposizione dell’altro, in un mutuo scambio di valori.
Esistono storie diverse da quelle che abbiamo imparato a raccontare, ed esiste la fantasia per generare nuove storie. Abbiamo scambiato un demone per un altro demone: è durata anche troppo questa storia. È il momento di trovare nuove parole per descrivere il femminile.
Guardati allo specchio e domandati se ne vale davvero la pena di esistere solo come un’ombra. O se invece è arrivato il momento di recuperare ciò che sei, senza «se» e senza «ma».
Fai un respiro, guarda i tuoi occhi nel profondo e dì a te stessa: «Posso mettere un seme in ogni ferita per far crescere una nuova versione di me». Ricorda: essere felice non è un traguardo lontano, ma una scelta quotidiana che parte da come scegli di guardarti oggi.
Nulla è davvero impossibile. Tutto è semplicemente possibile.
Se senti che è arrivato il tuo momento di essere felice, di ritrovare la tua forza, la tua radice e la tua luce, La Danza della Vita ti aspetta dal 29 luglio al 2 agosto a La Pernice Rossa di Menconico (PV). Un residenziale dove, insieme, potremo riprendere in mano la nostra storia, riscoprire il femminile autentico e danzare la bellezza dell’anima.
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