25 maggio 2020
consapevolezza e le regole della vita

Cos’è giusto e cosa è sbagliato? Chi detta le regole della vita? L’errore è un modo per migliorare o peggiorare la vita? Spesso non sono nostre le risposte, ma gli echi dei condizionamenti che abbiamo ricevuto e ai quali abbiamo detto sì. Ci sono sempre punti di vista che possiamo esplorare, novità che potrebbero sembrare incredibili. 

Se quando commettiamo un errore, invece di cercare la punizione imparassimo a esprimere gratitudine, cosa accadrebbe? E poi, per quale motivo dovremmo essere grati ai nostri errori? Ti do il mio punto di vista, quello che ho imparato e che mi ha fatto capire quanto sia importante l’errore. Parto da questa affermazione: sbagliare è la strada verso l’eccellenza.

Un vincente quando cade pensa in termini di esperienza, possibilità e superamento dei limiti. Usa tutte le emozioni di vergogna, l’ansia, la paura di non farcela come motore per rialzarsi più forte di prima, perché sa perfettamente che cadrà molte altre volte. E quando arriverà alla meta, saprà con certezza che quel momento di pura felicità è la somma di tutto il suo cammino, cadute comprese. Lì c’è gratitudine pura!

Ho letto da qualche parte che perfino i migliori battitori di baseball sbagliano sei volte su dieci. Quando visitai la fabbrica della Guinness con la mia amica Terry, ci fu raccontato che la famosa birra nasce da una tostatura sbagliata. E fu grazie ai numerosi tentativi di Edison che abbiamo la lampadina.

I «sì» che riceviamo rinforzano, ma sono i «no» a stimolare la determinazione

Smettendo di uniformarci ai condizionamenti ricevuti e ai canali tradizionali per raggiungere un obiettivo, troviamo il nostro modo originale di farlo. Ciascuno ha il suo modo di «fare bene» e di affrontare le paure. Ma una cosa è certa: affrontare una paura è meno impegnativo che tenersi dentro la paura stessa per tutta l’esistenza. Chi non corre mai qualche rischio vive con il terrore che qualcosa possa andare male. Chi invece si impegna a trovare nuovi modi per vivere la vita, è pieno di gratitudine. Non è alla ricerca della sicurezza che dobbiamo dedicare il nostro prezioso tempo, bensì nello sperimentare nuove strade, nuove possibilità creando punti di vista incredibili!

L’unica maniera per superare le proprie paure è affrontarle: non c’è altra possibilità

Negare alle emozioni il diritto di esistere equivale a renderle ancor più forti. Invece considerarle come collanti della nostra vita, diventano un aiuto fondamentale per comprendere la strada che stiamo percorrendo. È così che liberiamo le paure e facciamo emergere i nostri talenti, perché a niente e nessuno piace vivere in gabbia.

Facciamolo subito e sostituiamo la mentalità della vittima con quella coraggiosa dell’esploratore, per imparare che la presenza della paura indica che stiamo crescendo. Accettiamola insieme alle sfide che porta con sé, e vedremo riempirsi la nostra vita di gratitudine, si può fare e imparare a guardare la vita in un altro modo. È lì che accadono i miracoli.

Se vorrai approfondire l’argomento insieme a noi ti invito a Vivere i Miracoli. Per non dilungarmi troppo in spiegazioni tecniche ti mando qui https://www.spiritualcoach.it/appuntamenti/vivere-i-miracoli dove potrai trovare tutte le informazioni.

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