19 novembre 2019
consapevolezza e disciplina interiore

Nella cultura attuale c’è l’idea che l’attenzione corretta per vivere una vita felice sia dirigere lo sguardo all’esterno.

Essere diretti dall’esterno significa che il controllo sulla nostra vita arriva dal mondo, e che per prendere decisioni importanti, dipendiamo da forze esterne e da altre persone. 

È in questa maniera che impariamo a incolpare gli altri della nostra infelicità o incapacità di riuscire nella vita

Di fronte a un problema, la logica che abbiamo sviluppato ci dirà che dobbiamo trovare qualcosa o qualcuno che ce lo possa risolvere, e diventeremo sensibili alle opinioni altrui.

Le origini di tutto ciò è nella nostra infanzia. Per il bene del bambino, gli adulti lo addestrano a fare cose che hanno senso per loro, che in qualche modo li fanno sentire al sicuro, noncuranti della sua capacità di scegliere e decidere.

Anche i più piccoli decidono quale giocattolo afferrare, da chi vogliono andare, quale cibo preferiscono e per cosa sorridere.

se fin dall’inizio gli viene mostrata una vasta gamma di scelte, svilupperanno la capacità di verificare il proprio bisogno e di metterlo in atto. Se al contrario non sono incoraggiati a “fare” scelte, sostituiranno quella capacità con la critica e il lamento.

Un bambino che a due anni impara a decidere quale vestito indossare, comprende che le scelte interiori sono utili per non fare affidamento su un adulto a ogni cambio di vestito.

Il rispetto delle sue scelte è un passo importante per aiutarlo a seguire la sua guida interiore. Questo non significa che bisogna bandire ogni regola.

La disciplina è importante quando impone limiti ragionevoli a seconda dell’età e solo per la sicurezza e il benessere del bambino, non per decidere chi comanda. 

Lo scopo ultimo della disciplina è far crescere persone capaci di seguire la loro guida interiore per diventare adulti più determinati

Personalmente sono cresciuta alla vecchia maniera, con adulti che mi dicevano «si fa quello che dico io». Di fatto ero un’indisciplinata e allergica alle regole.

Ho dovuto addestrare la mia mente alla capacità di scegliere cosa fosse bene per me e per la mia vita, senza sentirmi in colpa. e il risultato è che in questo momento mi sto disciplinando a fare qualcosa che ha un senso e un significato importante per me: scrivere il caffè della consapevolezza.

C’è un’enorme perdita di energia quando rivolgiamo il nostro sguardo all’esterno nel vano tentativo di essere come gli altri.

L’origine delle sensazioni più autentiche dimora nella profondità del nostro essere e non è una situazione temporanea, ma una fonte inesauribile di idee felici che possono contagiare il mondo intorno a noi.

L’individuo che segue il suo maestro interiore sa che ogni cosa accade per lui e non a lui, che ogni occasione è una libera scelta, non perde tempo a biasimare gli altri o a lamentarsi per gli errori e le disgrazie del mondo e conosce bene il suo valore

Oggi comincia così, domandandoti: «Quello che sto facendo è davvero ciò che voglio fare?»

Lucia Merico

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