26 febbraio 2020
consapevolezza e la cassetta degli attrezzi per la felicita

Oggi il nostro caffè comincia con un breve riassunto di una conversazione.

«Quando siamo di fronte a una situazione difficile, la volontà è il primo passo per uscirne, ma non è sufficiente per cambiare paradigmi. Si deve rinforzare la cassetta degli attrezzi personali con strumenti adeguati come ad esempio quelli che impari durante i corsi di crescita personale e spirituale, o quando leggi i libri o guardi un film particolarmente ispirante. Insomma, tutto ciò che porta a una visione più ampia della vita.

Poi c’è la logica e lo stare coi piedi per terra: serve a guardare i risultati ed eventualmente a correggere il tiro. Anche se il mondo è un’illusione dove la separazione è evidente, i fatti restano sempre il punto di partenza per scegliere e decidere in un altro modo.»

«Cosa vuoi dire? Non capisco.» mi domanda

«Guarda i fatti e poi agisci al meglio per quello che vuoi ottenere. Concentrati sui “per chi” anziché sui “perché”. Se una persona vuole andare a pescare, si attrezzerà di conseguenza scegliendo il luogo e l’attrezzatura più adatta alle sue esigenze.

Se sei di fronte all’ennesima ripetizione di una situazione sgradevole, ricordati che il mondo non è brutto e cattivo, la colpa non è del fato o del destino. Domandati a quale scopo stai ripetendo l’esperienza, e poi trova il modo per migliorare. Insomma, per farla semplice: se hai un problema, anziché lamentarti, trova la soluzione

Chi lavora con le energie sottili e cosiddette “spirituali” molto spesso perde questo senso della logica, attribuendola al “mondo materiale” o all’ego da “trascendere”. Portare una situazione dalla separazione all’unione significa rendersi conto che siamo sempre e solo noi a scegliere il carico emozionale che desideriamo dargli.

Il mondo materiale non è inutile. È tutto ciò che abbiamo per capire se ciò che stiamo sperimentando è di nostro gradimento o dev’essere cambiato. La logica è molto spirituale così come lo sono i fatti, e credere che non lo siano ci allontana fortemente dalla possibilità di essere felici, unica e reale esperienza che ci mostra di cos’è fatta la spiritualità

IN BREVE

Libri, corsi, guru e maestri sono solo strumenti meravigliosi che ti sostengono nel tuo personale avanzamento. Ma se vuoi essere spirituale per davvero coinvolgendo tutto il tuo essere, nulla dev’essere escluso. Nella separazione non c’è spiritualità che invece dimora nella scelta e nella decisione. Non è lo strumento a fare la differenza, ma lo scopo per cui lo usi.

Di fronte a una situazione che reca sofferenza, la scelta non è difficile se il problema viene visto chiaramente, sgombro da tutte le ombre della paura o dei “vantaggi” che crediamo possa avere. È una scelta logica quando abbiamo di fronte l’intero quadro della situazione

A quel punto camminare verso la felicità sarà un insieme di volontà e fede che annulleranno la separazione. Gli ostacoli verranno considerati opportunità per rinforzare la ferma convinzione di raggiungere la meta. 

I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere  (L’arte della guerra)

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Lucia Merico

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