13 novembre 2019
consapevolezza e scelte

È un caffè dal sapore forte quello di stamattina, che comincia con una domanda: «Si può arrivare alla consapevolezza senza conoscere il nostro lato oscuro?» Ma certo che no! Eppure molte persone hanno questa ambizione. Il lato oscuro e la luce sono le due facce della stessa medaglia. Anche se si escludono a vicenda, credo fermamente che la conoscenza di entrambi sia un fondamentale per entrare nell’era della felicità. Se lo scopo è quello di vivere una vita piena e all’insegna della consapevolezza, escluderne una parte impedirà l’esperienza della pienezza e dell’unità.

«Vuoi avere ragione o essere felice» rappresenta la scelta e la decisione che prendiamo di fronte a tutte le situazioni. Se la scelta è avere ragione, possiamo continuare a camminare con gli occhi chiusi, sbattendo contro gli ostacoli e accusando chi li ha messi sul nostro cammino. Se invece, come spesso accade, scegliamo di essere felici, allora la faccenda diventa interessante.

La felicità è una questione semplice: si tratta di trovare il modo per superare gli ostacoli mantenendo sempre un atteggiamento di gratitudine. Sono poche le persone che nascono con questa caratteristica. La maggior parte di noi invece, la deve sviluppare e sappiamo bene quanto siamo affezionati alle nostre abitudini.

Andiamo per gradi.

Se vogliamo liberarci delle vecchie abitudini, dobbiamo renderci conto che abbiamo riempito di ostacoli la nostra vita e che questi ostacoli sono diventati «scuse e giustificazioni» che usiamo per limitarci. Il superamento di un limite avviene grazie all’osservazione. I campanelli d’allarme che ci dicono quanto siamo infelici non mancano e sono i pensieri limitanti, sensazioni sgradevoli del corpo rispetto al limite che crediamo di avere, azioni che non mettiamo in atto per andare oltre il limite stabilito e una conseguente malessere come finale della storia.

A quel punto arriva la domanda «vuoi avere ragione o essere felice?» che ci mette di fronte al primo bivio: avere ragione rimanendo immobile di fronte all’ostacolo che conosciamo bene o essere felici trovando il modo per superarlo. La scelta della felicità non è sempre vincente, anche se sembrerebbe essere la più logica, ma se in quel momento non siamo disposti ad allargare il nostro spazio vitale guardando con attenzione quali sono gli impedimenti, difficilmente inizieremo i lavori di ristrutturazione.

Ora mi rivolgo a te. Vuoi davvero restare così, insoddisfatt* e infelice? Se la risposta è “sì”, smetti pure di leggere. Diversamente rispondi sinceramente a questa domanda: «Da 0 a 10, qual è il prezzo che sto pagando rimanendo in questa situazione?» La cifra che scegli ti mostra il livello di insoddisfazione che stai sperimentando in questo momento.

Ora non ti resta che aprire la cassetta degli attrezzi per cominciare i lavori e trovi … ma guarda un po’... c'è una domanda! «Qual è la prima azione che posso mettere in atto?» Rispondi scegliendo un’azione piccola, anche piccolissima e poi agiscila. È così che la consapevolezza pian pianino diventa la tua realtà, e a quel punto smetti di usare le scuse come ostacolo alla felicità. Divenire consapevoli porta un sacco di enormi vantaggi che ci permettono di modificare vecchi schemi di pensiero. Nella consapevolezza scopriamo che tutto è possibile!

Togli il sassolino dalla scarpa e continua a camminare, verso la tua meta felice ... 

La tua SpiritualCoach®

Lucia Merico

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