Sfatiamo un mito comune: nessuno può portarci via energia o renderci infelici senza il nostro consenso. Se così fosse, dovremmo rivedere il concetto di libertà. Dunque possiamo dire che a volte è un consenso che diamo senza esserne consapevoli e che parte sempre da noi, una specie di «prendi pure». Difficile da digerire se pensiamo ad alcune situazioni. Eppure cominciare a guardare dritti negli occhi la verità ci aiuta a preservare la nostra energia.
Partendo da questa premessa, possiamo dire che ci sono persone, situazioni e persino luoghi ai quali diamo il consenso di indebolire la nostra energia. Spesso c’è così tanta abitudine a convivere con questi «estintori di energia» da non accorgerci dell’effetto che esercitano su di noi. O forse a volte ci accorgiamo, ma non abbiamo energia (appunto) per dire: «No, grazie! Scelgo diversamente».
I motivi per i quali lo facciamo sono diversi e se indaghiamo a fondo arrivano tutti dalla stessa radice: la paura. Te ne elenco qui sotto alcuni che conosco.
Puoi continuare compilando il tuo elenco personale. Ora scrivi quali sono le attività che aumentano la tua energia. Potrebbe essere: parlare con un amico. camminare nella natura, fare yoga, andare in bicicletta, fare giardinaggio, leggere, scrivere, andare a cena con gli amici, ballare. L'elenco sarà il punto di partenza che ti mostrerà ciò che già conoscevi, che sapevi di dover mettere in atto per essere felice.
Adesso tocca a te scegliere di dire “no, grazie” se un’attività non ti piace, trovando un modo gentile per farlo. Oppure rispondere di sì, come hai sempre fatto ma con un valore aggiunto fondamentale: adesso conosci il prezzo che stai per pagare in termini di energia vitale.
Avere la padronanza della propria vita divenendo consapevoli di chi e cosa potenzia o indebolisce il nostro potere personale è un buon modo per iniziare ad essere felici e soprattutto liberi.
Meglio un no che libera di un sì che imprigiona
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