le relazioni palestra di vita
8 maggio 2020

Cosa posso fare per essere felice?

Questa domanda ritorna ciclicamente nella vita di ciascuno di noi, spesso in silenzio, altre volte come un urlo sordo dentro al cuore. È una di quelle domande che non passano mai di moda. A volte la seppelliamo sotto mille impegni, altre la lasciamo emergere tra una crisi e l’altra. Ma lei è sempre lì.

Stamattina mi sono svegliata con una frase che suonava nella mia mente come un ritornello, uno di quelli che senti una volta e non riesci più a toglierti dalla testa:

Non insegnare a nessuno quello che tu non vorresti essere.

Una frase potente. Uno specchio. Un invito silenzioso a guardarmi dentro e a farmi, ancora una volta, la domanda delle domande:

Cosa posso fare per essere felice davvero?

Le relazioni sono la vera palestra dell’anima

Negli anni ho compreso che la risposta a questa domanda non arriva mai dalla teoria, ma sempre dall’esperienza. E l’esperienza più intensa, trasformativa, a volte scomoda ma sempre autentica, sono le relazioni.

Sono loro la vera palestra della vita, l’unico campo di addestramento dove possiamo allenarci a vivere con presenza e con cuore aperto per scoprire la nostra realtà. Non c’è scorciatoia: è nelle relazioni che impariamo chi siamo davvero, che scopriamo le nostre ferite e anche le medicine per guarirle.

In questo periodo della mia vita, così affascinante e a tratti assurdo, ho messo in discussione diversi aspetti di me stessa. 

Ogni volta che cresciamo, siamo chiamati a seminare qualcosa di nuovo. E ogni semina porta con sé nuove cure, nuovi raccolti, ma anche nuove fatiche.

Mi sono sentita inadeguata in alcune relazioni, ho provato disagio, e la mente ha iniziato a fare mille giri a vuoto. Dentro di me convivevano due versioni: una pacifica e serena, l’altra furiosa e in tumulto. E ho lasciato che si esprimessero entrambe.

Se l’ego bussa alla porta dice: “Cerca, ma non trovare”

Quando tocchiamo le nostre certezze, quando il cambiamento bussa forte alla porta della mente, ecco che l’ego entra in scena. E lo fa con maestria. Il suo compito è mantenerci piccoli, impauriti, insicuri. È bravo, lo ammetto.

L’ego non ama la pace, a meno che non sia momentanea. Lui vuole il dramma, il giudizio, la separazione. E la sua frase preferita è questa: “Cerca, ma non trovare", un modo raffinato per dire: “Non allontanarti troppo da me.”

E così ci ritroviamo a cercare risposte che già conosciamo, a scavare pozzi senz’acqua, a lottare contro nemici invisibili.

Quando invece la vera rivoluzione accade quando ci fermiamo. Quando riconosciamo che il problema, a volte, è la soluzione travestita.

Cosa posso fare per essere felice? Accogliere

Essere felici non significa non soffrire mai, non avere dubbi o smettere di sbagliare.Significa invece accogliere la complessità della vita con uno sguardo più ampio, scegliere la determinazione che apre nuove strade e l’abbandono che guarisce le vecchie ferite.

La felicità ha bisogno di due forze:

  • La forza del guerriero che sceglie di cambiare rotta

  • La dolcezza del guaritore che accarezza e cura le cicatrici

E quando riusciamo a muoverci tra queste due polarità, accade un piccolo miracolo: le relazioni si trasformano, la mente si calma e il cuore torna a respirare.

Lascia andare ciò che ti fa male

Una delle cose che ho compreso lungo il mio cammino, è che gli amici nuovi arrivano quando smettiamo di corteggiare i nemici.

Quando smetti di inseguire chi ti rifiuta, chi non ti vede, chi ti giudica, e inizi a guardare chi ti guarda con amore, cambia tutto.

Perché la felicità nasce quando iniziamo a guardarci con gli stessi occhi con cui vorremmo essere guardati, e smettiamo di chiedere agli altri quello che non siamo disposti a darci.

La meta non è diventare perfetti, ma imparare ad amare con un cuore impavido, non più come bambini spaventati, ma come adulti consapevoli, che scelgono l’amore anche quando fa paura.

In sintesi: cosa puoi fare per essere felice?

  • Fermati. Respira. Riconosci il punto da cui parti.

  • Scegli relazioni che ti nutrono e non quelle che ti prosciugano.

  • Abbandona la lotta contro te stesso: sii alleato della tua parte fragile.

  • Ama con coraggio.

La felicità non è per chi scappa, ma per chi resta, guarda, accoglie.

Questa è la via che conosco, quella che pratico ogni giorno, e che insegno nei miei percorsi. Non ha formule magiche, ma ha verità profonde.

 


 

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Lucia Merico

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