Guardare le relazioni con oggettività è uno degli atteggiamenti più maturi e portatori di felicità che puoi adottare. La questione è che per essere oggettivi in una relazione si deve andare oltre la soggettività.
Vediamo cosa significa in breve
Se sei soggettivo amerai colorare la verità secondo come ti conviene. Al massimo potrai accettare una mezza verità e in molti casi una completa falsità. L’obiettività ama invece la verità. Fa domande, non se la racconta e accetta ciò che accade come spunto per migliorare.
Nel momento in cui affronti le relazioni da un punto di vista più profondo – se ti piace lo puoi chiamare spirituale – puoi scoprire novità che valorizzeranno il tuo cambiamento.
Prendiamo ad esempio il diffuso fenomeno per cui ciò che consideri un difetto più o meno grave nell’altro non viene riconosciuto in te stesso
Non importa se è esattamente uguale in te e nell’altro o se invece si presenta in forme leggermente differenti. E non importerà se le obiezioni che avanzi nei confronti dell’altro potrebbero essere giuste. Anche se lo sono rappresentano comunque delle mezze verità.
E nessuna mezza verità porta a una totale felicità
C’è anche un altro aspetto da considerare: i difetti degli altri potrebbero coesistere con delle buone qualità che forse non possiedi. Dunque il giudizio che dai è incorretto perché si concentra solo su un punto dolente che offusca e impedisce di vedere le altre sfaccettature che completerebbero il quadro.
Relazioni mature prevedono dunque uno sguardo senza ombre sull’intera situazione e su tutte le persone coinvolte
Uno dei rimedi che puoi usare per fare un passo nella conoscenza di te stesso è questo. Ogni volta che ti senti disturbato per le manchevolezze di qualcuno e ti ritrovi a giudicarlo, domandati: «Ma io, anche se non in maniera identica, non ho forse lo stesso difettuccio? E la persona che sto giudicando non ha forse delle buone qualità che anch’io possiedo?» E poi sforzati di focalizzare la tua attenzione sulle qualità.
E se vuoi andare ancor più in profondità, puoi domandarti se hai dei difetti che la persona che stai giudicando non ha
Questa riflessione ti aiuta a far luce e a prendere coscienza della rabbia – o altre emozioni – che stai provando nei confronti degli altri, specialmente del tuo partner. Potresti scoprire che non sei arrabbiato con l’altro ma con te stesso perché non riesci a trovare il tuo posto nel mondo. O molto più semplicemente perché vorresti perdere peso ma non ci riesci.
Durante l’indagine potresti anche arrivare alla conclusione che hai molte più qualità che difetti, e allora avrai un motivo in più per coltivare la tolleranza e la comprensione, caratteristiche che sono tipiche di una personalità matura. Quando chiediamo alla parte profonda, divina, spirituale o come ti piace chiamarla, di manifestarsi, dobbiamo necessariamente sviluppare il discernimento, l’obiettività appunto, il guardare le situazioni con occhi disincantati.
Siamo sempre imbrigliati nelle nostre storie personali e gli altri sono gli strumenti meravigliosi che ci aiutano ad accorgerci. E questo mondo fatto di dritto e rovescio è perfetto per questa attività
Se vuoi davvero vivere una vita piena, dovrai puntare all'integrazione degli opposti e smettere di tenerli separati. Ed è proprio quello che fai quando cominci a guardare le tue relazioni in maniera oggettiva e privilegiando la verità anziché la menzogna.
Ora lo puoi comprendere: ogni volta che ti senti disturbato a causa di qualcun altro, ci dev’essere qualche disarmonia anche dentro di te. Non ti rimane che allenarti più che puoi, perché ci saranno momento in cui ancora giudicherai, scordandoti di trovarti di fronte all’ennesima opportunità di esaminare te stesso.
Non dovremmo preoccuparci troppo del fatto che l’altra persona è in errore, anche se in alcune occasioni lo è molto più di noi. Cerchiamo invece di trovare il piccolo granello di imperfezione che ci appartiene anziché concentrarci sulla montagna di imperfezioni degli altri. Perché sarà proprio quel granello a derubarci della pace, e non la montagna di errori altrui.
Teniamo gli occhi aperti sulle relazioni e impariamo a usare l'obiettivitò, altrimenti ci pensa la vita con una crisi, una scossa o un doloroso risveglio
Non è mai l'altra persona a deluderci, anche se sembra che sia così, ma la nostra deliberata ciecità. In una crisi è proprio questo che ci fa più male: il non guardare con oggettività. Possiamo ridurre notevolmente queste criti, e per farlo dobbiamo imparare ad amare gli altri per come sono.
Se vorrai una mano, sono qui. Puoi mandare una mail a posta@spiritualcoach.it e prenotare un incontro per capire se e come posso esserti veramente d'aiuto.