le relazioni e la spiritualita
10 luglio 2020

Avere relazioni che contemplano la spiritualità è quanto di meglio possiamo aspirare per una vita vissuta pienamente, ed è di questo che voglio parlare con voi. Indietreggiamo un momento e andiamo a incontrare quali sono i primi passi di una relazione d’amore per come di solito la intendiamo. Possiamo vedere che il primo intoppo è confondere l’amore con l’approvazione.

Personalmente non conoscevo la dinamica, e così e per molto tempo sono cascata in questa confusione con un risultato finale che era sempre lo stesso: sofferenza e solitudine. Mi domandavo dove avessi sbagliato e rispondevo che l’unico errore era stato di far in modo che l’altro potesse essere felice. Che c’era di male in tutto questo? Se davo amore e attenzioni dovevo essere ripagata allo stesso modo, e invece non succedeva. Spesso era il tradimento fisico - e ancor peggio quello mentale - la moneta che ricevevo in cambio di sacrifici e tempo spesi a compiacere e accontentare. Quando iniziai il cammino nella spiritualità mi sembrò di migliorare la situazione. Avevo capito due o tre cosette che mi facevano sentire più forte riguardo le relazioni. La mia spavalderia ben presto mi prese a schiaffi in faccia, facendomi ricadere nella stessa trappola che credevo di aver superato.

«Bene, e adesso cosa c’è ancora che devo imparare?» Era la domanda perfetta che mi condusse a confronto con alcune dinamiche nascoste che mi mostrarono quante fossero le modalità che usavo per chiedere amore, e tutte portavano a una sola conclusione: la sofferenza. Era tale l’abitudine a confondere l’amore con l’approvazione che ci misi parecchio prima di osservarle tutte. Che poi, secondo me, qualcuna è rimasta e ogni tanto fa il suo sporco gioco, con una differenza: ora me ne accorgo e la saluto cordialmente, andando oltre.

La spiritualità mi stava insegnando a nuotare nella profondità delle relazioni, e mi aveva fornito tutta l’attrezzatura per farlo in sicurezza

Forse alcuni di voi si ritrovano in questa descrizione: sostituire il desiderio di essere amati con l’approvazione al solo scopo di poter brillare agli occhi degli altri. «Scegli me! Sono migliore di chiunque altro hai incontrato fino ad ora. Io ti darò ciò di cui hai bisogno e allora tu mi amerai e mi darai ciò di cui io ho bisogno»

Sembra meno vergognoso mettersi in mostra e attirare l’attenzione che essere amati per ciò che siamo, senza accorgerci che proprio il «mettersi in mostra» è una richiesta d’amore

Aspettate, non ho finito! Leggete un po’ l’elenco di alcune delle pretese che confondiamo con l’amore. Pretendiamo che gli altri siano d’accordo con noi e quando non lo sono ci arrabbiamo e cominciamo a sparlare di loro.

Vogliamo essere al centro dell’attenzione come fossimo oracoli o ci mettiamo in disparte e aspettiamo che si accorgano di noi.

Dimostriamo al mondo che siamo d’accordo e ci uniformiamo all’opinione altrui senza mai dire la nostra.

Sosteniamo di non odiare nessuno o di non essere invidiosi.

Obbediamo come bambini a qualunque età e chiediamo amore ammalandoci pur di averla vinta, pur di ottenere ciò che desideriamo.

Facciamo finta di niente ma dentro di noi c’è un vulcano che è pronto a far esplodere tutta la sua vendetta

Se almeno una di queste modalità vi ha toccati – poco o tanto – bene perché potrebbe diventare il vostro punto di partenza per una relazione diversa. Un primo passo è riconoscere che nessuna avrà il successo che desiderate perché state guardando nella direzione opposta all’amore. Ma se avrete il coraggio di cambiare direzione, non solo scoprirete il dolore che cela questa ricerca, ma finirete col riconoscere e percepirne l’emozione, e questo è buono per iniziare un cambiamento. Capirete allora che la lotta per essere accettati, per provare ad ogni costo il vostro valore vi rende egocentrici, orgogliosi, arroganti o così totalmente sottomessi da toccare la profondità del risentimento.

Tornando al “noi”, quando la rincorsa per metterci alla prova cessa d’intensità, troviamola strada dell’amore e della spiritualità e a quel punto capiamo che sono sinonimici, insieme alla gioia, felicità, abbondanza e pace

Il vero amore è quello che ci viene offerto spontaneamente, e non quello estorto con l’inganno. È liberatorio permettere agli altri di amarci se lo desiderano oppure di non farlo e anche se ci potrà dispiacere non ci farà certamente sentire inutili, abbattuti, risentiti e nervosi. La tristezza che proveremo sarà priva di autocommiserazione e potremo concederci di soffrire senza diventare un peso, per noi stessi e per gli altri.

Ancora una volta l’amore ci viene incontro per fornirci strumenti utili a trovare soluzioni

Il valore che proviamo verso noi stessi aumenta fortemente quando smettiamo di cercare approvazione allo scopo di essere amati e iniziamo a usare una formula preziosa: + Valore – Risentimento = Annullamento dei sensi di colpa.

E questo è davvero un bel traguardo di leggerezza: non trovi?

 

A proposito: se vuoi leggere altro riguardo le relazioni, puoi andare qui ► Le Relazioni im-Possibili

 

(foto di Winnie Harlow presa dal web)

Lucia Merico

online

Come posso esserti d'aiuto?

Scrivi un messaggio
brand-whatsapp

Ultimi eventi